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Lunedì, 01 Febbraio 2021 09:17

Focus on - Febbraio 2021: Quanto è sociale il cervelletto? Studio degli effetti della stimolazione transcranica cerebellare a corrente continua sulla previsione di eventi sociali e fisici

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Le alterazioni congenite o acquisite del cervelletto sono associate ad una costellazione di disturbi motori, cognitivi e sociali. Si ipotizza che tali disturbi riflettano il coinvolgimento del cervelletto nella creazione e nell'aggiornamento di rappresentazioni mentali - i.e. “modelli interni” - atti ad anticipare e prevedere il decorso di eventi sensoriali. Non è tutt’ora chiaro, però, se il cervelletto funzioni come una sorta di controllore “generico” che opera su più domini, oppure se contribuisca in modo specifico alla previsione di eventi sociali, in accordo con l'idea di un "cervelletto sociale". Questo lascia incertezze sull’interpretazione, valutazione e trattamento dei deficit cognitivi, affettivi e sociali presentati dai pazienti con alterazioni cerebellari. Infatti, questi potrebbero riflettere le alterazioni di un meccanismo neuro-cognitivo generale, e quindi beneficiare di trattamenti legati alle funzioni percettivo-motorie, oppure riflettere una alterazione specifica dei sistemi di percezione sociale, e quindi richiedere trattamenti specifici su queste funzioni.
Per rispondere a questo dubbio, il gruppo di ricerca in Neuropsicologia e Neuro-modulazione dell’IRCCS E. Medea che coinvolge ricercatori presso la sede di Bosisio Parini e Pasian di Prato, ha applicato una tecnica di stimolazione non invasiva, la stimolazione transcranica a corrente continua sul cervelletto (ctDCS), allo scopo di modulare reversibilmente l’attività cerebellare di un campione di adulti senza patologie neurologiche o psichiatriche. Rispetto agli studi neuropsicologici di pazienti, questa metodica offre il vantaggio di una maggiore specificità della correlazione anatomo-clinica, non essendo inficiata dalla complessità e diffusione delle alterazioni neurologiche e dai possibili effetti confondenti della riorganizzazione neuroplastica a lungo termine. Leggi Tutto

 Il fine dello studio era quello di testare il ruolo del cervelletto nell'utilizzo di associazioni precedentemente apprese tra un determinato evento ed il contesto in cui si è verificato l'evento, per interpretare poi l’evento stesso in situazioni di incertezza percettiva. Più specificatamente, si è voluto indagare se il coinvolgimento del cervelletto nell'uso delle associazioni contestuali sia specifico per la previsione di eventi di valenza sociale, come possono essere le azioni di altre persone, o se si estenda anche ad eventi fisici privi di valore sociale. Gli effetti della ctDCS sono stati testati sulla prestazione in due compiti che richiedevano di osservare dei video per predire lo svolgimento di alcune azioni o l’identità di alcune forme geometriche in movimento. In entrambi i compiti, in una fase iniziale di apprendimento, è stata manipolata la probabilità di associazione tra una particolare azione/forma ed alcuni elementi contestuali in modo che gli elementi contestuali potessero poi diventare fortemente o debolmente informativi rispetto all’esito del video. L'uso di tali associazioni è stato poi testato in una fase seguente (test) in cui partecipanti dovevano prevedere l’esito delle azioni/forme osservando dei video la cui durata era stata ridotta, quindi in una situazione di incertezza percettiva. I risultati hanno mostrato che la stimolazione inibitoria (detta catodica) del cervelletto ha interferito con la capacità dei partecipanti di prevedere le azioni associate a indizi contestuali fortemente informativi. Al contrario, la stimolazione facilitatoria (detta anodica) del cervelletto ha migliorato la capacità dei partecipanti di prevedere le azioni associate agli indizi contestuali debolmente informativi. La stimolazione non ha invece influenzato la prestazione al compito di previsione di eventi fisici. Tali risultati sembrano indicare un coinvolgimento specifico del cervelletto nella formazione di aspettative relative agli eventi sociali ed incoraggiano pertanto l'esplorazione degli effetti riabilitativi della ctDCS in pazienti con deficit di percezione sociale e disturbi cerebellari.

Articolo originale

Oldrati V, Ferrari E, Butti N, Cattaneo Z, Borgatti R, Urgesi C, Finisguerra A
How social is the cerebellum? Exploring the effects of cerebellar transcranial direct current stimulation on the prediction of social and physical
events. Brain Struct Funct. 2021 Jan 11. doi: 10.1007/s00429-020-02198-0

JCR Impact factor 2019: 3.298

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