La valigia di Marco e Anna alla scuola ospedaliera

Piena di giochi che divertono, insegnano, permettono di stare insieme e aiutano all'integrazione, è il regalo arrivato a Bosisio in memoria del giornalista Marco Federici.

Alla scuola ospedaliera dell’IRCCS Medea di Bosisio Parini ad aprile, grazie a Barilla, è arrivata “la valigia di Marco e Anna”; un vero trolley contenente giochi da tavolo. Si tratta di un progetto nato per caso – forse meglio dire per destino – per ricordare Marco Federici, un giornalista della Gazzetta di Parma scomparso in un incidente stradale nel 2013. Inviato più volte nei luoghi di catastrofi naturali in cui ha operato la Protezione civile parmigiana, Marco è stato testimone della competenza e della dedizione dei volontari nel portare soccorso alle popolazioni colpite e nell’intrattenere con giochi improvvisati bambini e ragazzi nelle tendopoli.

La moglie Chiara Cacciani, a sua volta giornalista della Gazzetta di Parma, ha pensato al modo per mantenere vivo il suo ricordo. Insieme alla figlia Anna, ha ideato la valigia di giochi per far divertire bambini che si trovano in situazioni particolari; sono state inviate valigie ad altre scuole in ospedale sparse per tutta la penisola, in paesi in guerra e alluvionati.

I giochi contenuti nella valigia permettono di migliorare la percezione visiva e la prontezza di riflessi, di mettersi alla prova individualmente, di far volare la fantasia e di creare relazioni e amicizie. Sono utilizzabili a livello individuale, di coppia o di gruppo; alla fine della lezione o per ri-accendere la mente; per far tornare il sorriso in una giornata triste o per far nascere legami di amicizia. Il gioco può aiutare ad affrontare difficoltà, cambiamenti ed emozioni nuove.

La valigia ludica vuole portare una distrazione, un sorriso e un po’ di normalità ai bambini che temporaneamente frequentano la scuola in ospedale.

La scuola ospedaliera del Medea, dipendente dall’Istituto Comprensivo Statale di Bosisio Parini, permette a ogni studente di continuare, nel periodo di ricovero, il suo percorso formativo, di evitare arresti nel processo di apprendimento o di recuperare competenze, di riacquisire gradualmente abilità che gli consentano un adeguato reinserimento nella scuola di provenienza.